domenica 23 agosto 2009

Due Anime Pie attraverso Berlino di ritorno a Catania

Catania 23/08/09

Oggi è l'ultimo giorno, stasera saremo a casa.
Marco ha voglia di tornare, di suonare la chitarra, di rivedere tutti e raccontare tutto.
Io invece sto pensando a un modo qualsiasi per rimanere ancora qua:
- mi rompo un piede
- mi faccio rapire da un danese sciatto, poi lo imbavaglio e scappo mentre in Italia tutti credono che sono sotterrata in qualche bosco della periferia cittadina.
- mi fingo matta e comincio a girovagare svestita per le vie di Copenhagen parlando in siciliano stretto.
- mi trovo un lavoro come cameriera e vivo di espedienti.

Ragazzi voglio che voi sappiate che normalmente io sono più equilibrata, è tutta colpa di quella maledetta Bulgara se mi sono ridotta così...
Cmq sia non voglio andarmene proprio ora che la nostra Madonna dell'Est ci ha lasciati... che ingiustizia!! senza di lei abbiamo passato due giorni tranquilli, ci siamo sentiti con un piede in paradiso, due Anime Pie, finalmente senza peccato, a girovagar senza pensieri per Copenhagen.
E invece sveglia alle 4 del mattino e processione a passo di zombie verso l'aereoporto.
Arrivederci Copenhagen... che tristezza!
In metropolitana incontriamo un ragazzo ubriaco che barcolla talmente tanto che temiamo possa cadere proprio sui binari, nessuno sembra farvi caso, forse perchè gli altri passeggeri sono tutti studenti Erasmus usciti da qualche discoteca e sono più ubriachi di lui e tutti intenti a comunicare nonostante le almeno 5 lingue diverse che parlano.
Il ragazzo non regge, prima di cadere all'indietro e fare un buco nel pavimento con la sua capoccia rasata riesce a sedersi e si dondola per qualche instante in una posizione che avrà imparato durante qualche lezione di yoga. Poi tonfa all'indietro.
Ahahahaha tutti ridono e nesuno si premura di sapere se è ancora vivo o se si è spappolato il cervello.
Marco, sempre gentile, gli si avvicina e chiede:
Is it ok?
E lui: Yes!
E crolla in un sonno profondissimo.
Dopo qualche secondo due poliziotti scendono dalle scale mobili con due grandi balzi, sembrano in assetto di guerra, lo prendono e lo allontanano assicurandosi che stessimo tutti bene.
Eeee.... scusa poliziotto danese, non avrai visto troppi film americani? qui se c'è uno che sta male è quel poveretto!!!

Bhe anche a Catania la polizia sarebbe intervenuta con la stessa rapidità.
Catania un anno fa:
S:"Pronto polizia?"
Poliziotto: "Si...dica..."
S:"Sono qui con una signora che è stata scippata proprio in questo istante, mi trovo al Viale Vittorio Veneto e gli scippatori sono su una moto nera di grossa cilindrata la cui targa inizia per BC 5 e poi non ricordo, stanno andando in direzione di Piazza Michelangelo, potete mandare una volante?"
P: "Ci sono feriti gravi o morti?"
S: "No, la signora ha solo un pò di male al braccio"
p: "Allora non possiamo intervenire... dica alla signora di passare in questura a fare la denuncia"

Non vedo proprio l'ora di tornare nella città più sicura del mondo.

Intanto arriviamo in aereoporto, facciamo il check-in e prendiamo l'aereo che ci porterà a Berlino. Il volo è tranquillo, io sono un pò triste e non riesce a consolarmi nemmeno l'idea di passare una giornata nella capitale tedesca: non me ne frega niente di Berlino... io mi sono innamorata di Copenhagen!!! In questo momento la mia età mentale non supera i 5 anni.
L'aereo decolla e dopo poco più di due ore siamo già sotto la porta di Brandeburgo: è presto e Berlino sembra una città fantasma, per di più è interamente transennata per la maratona (ci sono i campionati mondiali di atletica).
Copenhagen già mi manchi!
Passano le ore, siamo fortunati, troviamo anche un bar che fa un buon caffè Lavazza, la città si popola, anzi no la città è piena di turisti e cittadini accorsi per la gara. La Porta di Brandeburgo è talmente oberata di gente che non si può più camminare, ovunque tedeschi con buffi cappelli gialli, neri e rossi mangiano Wurstel e bevono fiumi di birra. I corridori iniziano la loro performance... appalusi, fischi: c'è una bella atmosfera di festa... ma niente, io sono depressa più di quelli della pubblicità con la sindrome da Costa Crociera e Berlino proprio non riesce a piacermi.
E' sera, torniamo in aereoporto... Catania stiamo arrivando.

Catania ore 19:45
S: "Ciao Mammina, ciao Papà!!! solo un minuto prendo il bagaglio e sono da voi, che bello vedervi, vi ho portato un sacco di regalini e devo raccontarvi un sacco di cose..."
Ore 20:15
S: "Mamy stiamo ancora aspettando il bagaglio ,adesso arriviamo".
ore 20:30
S: "Mamy ancora niente, aspettatemi fuori, adesso arriviamo".
Ore 20:45
S: "Mamy non arriva, solo un altro pò di pazienza!"
Ore 21:00
S: "Mamy è arrivato, ma non è una valigia è una reliquia!!! vado a fare la denuncia!!!"
Mamma: "Non ti lamentare, almeno questa volta è arrivata!"

Bentornata a casa Silvia.
Domani al lavoro doppio turno.

Silvia

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