mercoledì 6 gennaio 2010

Storia di Killer Romantico e del cuore a noleggio.

                                                                   Catania 4 gennaio 2010

A Katy, per la nostra discussione virtuale, perché le parole possono stare dentro a un monitor ma i sentimenti invece sono vita vera, vissuta fino alle ossa, che ogni tanto le ossa la vita te le spezza (e il permesso non te lo chiede). A Katy, che in una notte senza luna ha deciso che chi non ha mai visto può diventare il miglior confidente dell’ universo conosciuto (e sconosciuto, pure). Ed io per questo la ringrazio.


Killer Romantico aveva un cuore usato, preso a noleggio e pagato poco.
Pare che Il Costruttore non li metta più i cuori dentro al petto di tutte le persone che fabbrica.
Che oramai le fabbrica con grosse mani da manovale più che di artista. Perché di arte, senza cuore, non si può parlare. E pare che abbia fatto a meno di impiantare uno di questi gingilli nel petto di ognuna della sue ultime creazioni perché, poi, la gente non li usava i cuori, e questi imputridivano tra le costole come carne nera, puzzolente e rattrappita.
Killer Romantico aveva, dunque, questo cuore usato, preso a noleggio in un negozio della periferia cittadina, ché i cuori nuovi hanno un prezzo ragguardevole e Killer Romantico non se lo può permettere.
Killer Romantico credeva di poter affrontare la vita con matematico sorriso e non aveva fatto i conti, affatto, col dato empirico che, no, il sorriso non è meccanico e le formule matematiche non si applicano alle emozioni.
“Non preoccuparti cara, noi non ci lasceremo mai, mai e poi mai” mentre la baciava al centro della città, al centro del mondo, quando il mondo ancora si fermava al cospetto delle parole di Killer Romantico.
Killer Romantico, aveva l’ affascinate savoir-faire dell’uomo che sa, ma che non te lo dice mica. Non te lo dice che tutto da lì a poco sarebbe rotolato giù verso il mare e dentro l’abisso, che quel nero del mare profondo non è affascinante e il respiro te lo toglie peggio della notte più buia, che l’ossigeno comunque non te lo nega mai, semmai la vista, e senza quella si può vivere.
Killer Romantico si prendeva le vite degli altri e le metteva in tasca come uno scontrino inutile, perché gli scontrini sono carta sprecata e lo sanno tutti che se li riciclassimo quante cose, belle cose ci faremmo.
Killer Romantico le toccava il viso e la ricopriva di parole, parole, parole. Parole che venivano dal cuore, ma lei non lo sapeva che lui quel cuore lo aveva noleggiato una fredda domenica di dicembre e che non aveva abbastanza denaro per prenderne uno che fosse integro, che poi non lo sai mai cosa ti capita a prendere un cuore che è stato nel petto di un altro. Non lo sai mai quanto male l’altro gli abbia potuto fare e quanto male quel cuore ti potrà portare a fare, perché un cuore sanguinante, martoriato e solo, ti può portare alla follia.
La follia di un Killer Romantico, appunto.
“Sei innamorata di me?”
“No -lei diceva- tu mi piaci solo tanto, se mi innamoro io ti lascio andar via per istinto di conservazione, perché poi si soffre, Killer Romantico.”
“Poi si soffre, hai ragione -lui diceva triste- non ti innamorare, rimaniamo così che io ti piaccio solo tanto e io invece ti amo”.
“Parli come se le storie non evolvessero, come se la vita non andasse avanti, rimaniamo così -dici- ma niente è immobile, magari qualcosa lo fosse. Immobile perciò infinita. Tu lo sai. Io lo so”.
“Io non lo so -diceva lui- io non so nulla.” E le parole si facevano sempre più romantiche, quindi ingannevoli.
“Siamo in due adesso dentro questo corpo, Killer, hai abbastanza amore per due?"
“Non ho abbastanza amore, nemmeno per me stesso.”
“Come fan presto, amore, ad appassire le rose.”
E da quel giorno Killer Romantico e il suo cuore a noleggio sparirono in dissolvenza, tra le foglie gialle dell’autunno e di un cielo un po’ più grigio, carico di lacrime. E Killer era nelle cose e nell’aria, era in tutto eccetto che nel posto in cui avrebbe dovuto essere.

Gli ossimori fanno sempre un bell’effetto, ma sono finti come la neve in Sicilia ad agosto; se applicati agli uomini, poi, hanno quasi del ridicolo.
Killer Romantico! Fa proprio ridere! Non trovi?”

“Vai e ama, Killer.
 Non me però.
 Che io voglio vivere.
 Noi vogliamo vivere.
 E tu romanticamente mi uccidi.
 Ci uccidi”.


A Katy.
Con affetto, Silvia.

9 commenti:

  1. credo che le parole che hai usato rispecchiano il dolore di chi, in questo caso Katy che non conosco personalmente ma che appoggio e stimo per la voglia di vivere, è stata "banalmente" sedotta e abbandonata... da un uomo...perchè ama farsi chiamare così...Killer Romantico con il cuore in affitto...che ha fatto volare parole, sicuramente belle, romantiche, ma forse non troppo sentite dentro l'anima, che poi sono esplose nell'aria come le bolle di sapone che mia nipote adora fare all'aria aperta.....
    amore mio...non potevi non dar voce a quelle confidenze fatte in una notte senza luna...ha parlato la tua anima!!!!

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  2. Certo che quando mi hai detto "ti faccio un regalo, racconterò di te" io non credevo che potesse essere un regalo così bello. Nel post precedente hai scitto "poi mi chiedo perchè non sarò mai una scrittrice famosa", bhe io non so se lo diventerai ma non vedo cos'altro si possa chiedere ad uno scrittore se non avere la capacità di far ridere, se lo vuole, o di far commuovere. Questa è la mia storia, e come la mia di molte altre persone, io forse sarò troppo coinvolta ma leggendola ho pianto. E poi ho guardato la mia bambina e il sorriso mi è tornato in un attimo.
    Non sono brava come te a scrivere e vorrei trovare parole molto più belle per ringraziarti e per esprimere quello che mi ha suscitato la lettura di questo pezzo... ma le parole non le ho e mi sarebbe piaciuto che tu avessi potuto assistere alla mia reazione... forse ti avrebbe fatto piacere vedere quello che puoi fare mettendo insieme le parole che ti piacciono tanto.
    Ti ringrazio infinitamente, io non avrei saputo raccontarla meglio la mia storia! E meno male che è la mia!!

    Con affetto (reale,non virtuale!) Katia

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  3. Tu sei sorprendente.
    Riesci perfino a far commuovere.
    Posso evitare di dilungarmi e dirti solo BRAVA? non credo serva aggiungere molto altro in questo caso.

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  4. Tu hai un dono straordinario: riesci sempre a collegare le parole agli stati d'animo. Le parole possono essere taglienti come lame ma possono consolare e farci sentire meno soli. Possono essere anche magiche ma questo dipende sempre da quel collegamento e dalla sensibilità dell'altro. Quella sensibilità che sicuramente ha mostrato di avere la tua amica Katy. Conservati così e non importa se diventerai o no una scrittrice,sei molto di più per chi ti vuole bene.

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  5. Conosco mille persone che si son pentite di essersi sposate, di essersi lasciate, di essersi innamorate.. ma non conosco quasi nessuno che si sia pentito di avere avuto un figlio.
    E' da questo che si riconosce chi un cuore lo noleggia e chi invece ne possiede uno vero. I killer romantici sono come le rose, belle a prima vista, ma appassiscono in fretta, e a volte lasciano le spine. Le persone che qui scrivono o di cui si scrive, hanno un cuore vero.
    Mi associo al fantomatico Nino nel dire che non hai bisogno di diventare una scrittrice, perchè lo sei già. Non serve che una casa editrice stampi i tuoi libri per far di te una scrittrice. Diventi scrittrice nel momento in cui hai dei lettori, che riesci a coinvolgere, far ridere, emozionare, o, come in questo caso, commuovere.
    Quindi complimenti a te, e soprattutto a Katy, per la grande forza d'animo che dimostra di avere.

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  6. Silvia se ti do il cuore tu che mi dai?

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  7. Anche io sono stato un killer romantico e non ne vado fiero. Ma hai una minima idea di quante mantidi innamorate vanno in giro con la bava alla bocca?????????????

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  8. A Silvia e Katy che in una notte senza luna hanno saputo condividere una storia !!!

    Nella vita a volte, anzi sempre, può sembrare che tutte le cose siano importanti, ma
    per una strano destino ti può capitare anche di stare per perderla, la vita , ed allora ti accorgi
    che quello che conta è solo l’amore che hai saputo dare, e non ti importa di perderla se non hai qualcuno per cui lottare e di cui vuoi rivedere ogni giorno il sorriso.
    Si sa dai diamanti non nascono i fiori, ma a volte accadono dei piccoli miracoli ed allora vaffa…
    a tutti i Killer solitari, a tutte le persone che non sanno amare, a tutti quelli che ci hanno spezzato il cuore, tutto il resto non ha più importanza.
    E poi la vita è strana, bella ed imprevedibile perciò dolce Katy , troverai sicuramente un vero amore che ti farà battere nuovamente il cuore, e che si saprà prendere cura di voi.
    Un bacio a Silvia e Katy che non si sono accorte che nella loro notte senza luna era appena sorto il sole.

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  9. No -lei diceva- tu mi piaci solo tanto, se mi innamoro io ti lascio andar via per istinto di conservazione, perché poi si soffre, Killer Romantico.”
    “Poi si soffre, hai ragione -lui diceva triste- non ti innamorare, rimaniamo così che io ti piaccio solo tanto e io invece ti amo”.
    “Parli come se le storie non evolvessero, come se la vita non andasse avanti, rimaniamo così -dici- ma niente è immobile, magari qualcosa lo fosse. Tutto Vero !! ma i ricordi non svaniscono e se brevi, intensi e piacevoli rimangono per sempre ! Kiss

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