E intanto le ore passano e noi con loro e con loro le ere. E certa gente sarà sempre in grado di riconoscersi allo specchio.
Io invece la mattina ho bisogno di guardarmi bene bene per riconoscermi. E’ il prezzo da pagare se ci si vuole sovvertire.
Eh si, l’inerzia va fortissimo: i corpi vecchi sono meglio dei nuovi, le vecchie idee meglio delle nuove, la stasi meglio del dinamismo. Il rischio è pericolo e mai possibilità. Le rivoluzioni interiori sono solo proclami e i volti degli inermi sono solo smorfie risolute, sono maschere di cartapesta immobili e grottesche.
Io non amo l’inerzia. Io sono per i Vortici di Vita.
Silvia. 28/04/2010
davvero notevole!!
RispondiEliminaSagge parole, Silvia. Il problema resta però quello che la gente si dice sempre pronta al cambiamento e poi oppone una resistenza inaudita. La domanda che mi pongo in questo caso è: come sia possibile cambiare? ma farlo davvero, non lasciare che sia un'aspirazione!!!
RispondiEliminaPerchè la gente non vuole spendere nemmeno 5 minuti davanti allo specchio per riconoscersi mentre, magari, lo fa per mettersi in viso una maschera che non gli appartiene?
Ti lascio con questa riflessione, magari mi darai la tua opinione...
io spendo troppo davanti allo specchio...ma che ne ai Candy tu non hai la barba :-P
RispondiEliminaForse?
Forse se ci guardassimo meglio allo specchio capiremmo che non è cambiato niente, e che le rivoluzioni interiori sono una bufala tanto quanto quelle esteriori. Non si impara da una storia millenaria, figuriamoci da una vita così breve. E così si progetta, credendosi gli eroi di se stessi, padroni del proprio destino. Che poi, quale sarebbe questo destino? Cambiare?
RispondiElimina@Fratello catastrofico: io invece t'assecondo che tu sei saggio, tanto tanto saggio... altrimenti non scriveresti cose come questa: "Non si impara da una storia millenaria, figuriamoci da una vita così breve".
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