lunedì 26 ottobre 2009

Wedding Trash

                                 Catania, 26/10/2009

“Scusi signorina”
“Si?”
“Qui non può parcheggiare!”
“Come no?”
“E’ riservato agli invitati del matrimonio!”
“[Vai a quel paese maledetto!] Ma io abito qui, dove la dovrei parcheggiare?"
“Signorina, foZza, non facciamo storie, sta per arrivare la limousine”
“Ma è suolo pubblico, come sarebbe che non posso?”
“Signurina si livassi e non su facissi diri chiù! (Signorina, si sposti e non se lo faccia dire ancora!)

Quando il mio amico posteggiatore abusivo smette di sforzarsi di parlare in neo-italiano e usa il dialetto significa che ti sta minacciando e, siccome è alto un metro e novanta, pesa 150 kg e non si accompagna mai a gente amichevole, non è molto furbo continuare a insistere.
“[Maledetto uomo al cubo, cos’è...? te lo sei comprato questo spazio??] Va bene, me ne vado!”
Questo teatrino si ripeteva almeno una volta a settimana.

Non potete sapere quanto sia stato bello avere casa sopra un locale che organizza matrimoni, ancora più bello se il parcheggiatore abusivo ti sfascia la macchina non appena provi ad occupare quello che lui crede essere il suo territorio.
Va bene incredibile Hulk, i soldi per riparare gli eventuali danni che potresti fare alla mia auto non ce li ho, ma la scheda del telefono è carica e a mezzanotte e un minuto con la scusa di una rissa ti mando la volante dei carabinieri, così tu te la dai a gambe levate e io posso finalmente dormire.
Ok, alla mia vendetta mancano solo una manciata di ore... intanto godiamoci questo matrimonio trash.

Venticinque anni passati in una casa con vista cerimonie ti insegnano un sacco di cose sui matrimoni, così tante che se proprio non mi riuscirà di fare la psicologa potrò sempre optare per fare l’organizzatrice di matrimoni trash. Ma non pensate che prendere il diploma di esperta in Wedding day sia così semplice!!! Bisogna che gli invitati ti massacrino a suon di “bacio bacio” fino all’una del mattino e che impari a dormire col sottofondo delle canzoni di Nino D’angelo, Gianni Celeste, Gigi e Anna (ormai siamo amici) e se proprio sei fortunato Ramazzotti, Pausini e Venditti. Se superi tutte queste prove senza nemmeno un episodio depressivo maggiore allora puoi essere avviato alla professione.
Ma io non mi sono limitata a superare le suddette prove, ho voluto farmi più male: dal mio terrazzo io li ho spiati, li ho ascoltati, ho scrutato gli ospiti, i loro vestiti e i loro atteggiamenti, ho osservato gli sposi, le loro auto e le loro famiglie e adesso posso raccontarvi tutto.

Il ricevimento di un matrimonio trash è curato nel minimo dettaglio, all’insegna del lusso, tutto è perfetto... tutto, tranne il tempo (con mio grande rammarico e grande rammarico anche degli ospiti)!!
Gli invitati arrivano almeno un’ora prima degli sposi e non appena mettono piede nel parco inizia il calvario dei poveretti.
“Signori e signori siete pregati di avvicinarvi al tavolo, gli sposi sono lieti di offrirvi un cocktail di benvenuto”
Un’orda di donne sui trampoli si avvicina precariamente, il passo è lento e felpato perché per le scarpe della festa hanno speso tutto lo stipendio del marito e quindi devono rimanere nuove e il prato, si sa, rovina la pelle. Gli abiti sono lunghi e se ti sembra di essere ad una festa anni ottanta ti stai sbagliando, non c’è nessuna palla riflettente che gira e irradia l’ambiente, sono le paillettes delle signore che fanno questo effetto discoteca.

Gli invitati di un matrimonio trash sono tutti obesi, mangiano quanto un esercito e bevono come spugne. Per comprarsi l’abito firmato si fanno un finanziamento perché al matrimonio c’è la cugina Giusy, la zia Carmelina, la prozia Maria Immacolata Assunta, la nonna Filomena, la comare Gioacchina e la trisavola Donna Peppina che non sia mai che abbiano un vestito più caro del tuo.
Gli uomini hanno vestiti chiari, perché se il ricevimento è in estate (ed è questo il caso) l’abito scuro fa troppo funerale e non sta bene. Uomini e donne occupano due spazi separati, le donne parlano di scarpe, di acconciature, di abiti, e del corredo, gli uomini di calcio, di calcio, di calcio.
Alla fine del cocktail di benvenuto sono già tutti brilli e degli sposi neanche l’ombra. Intanto hanno già mangiato gli stuzzichini, che normalmente potrebbero tranquillamente sopperire a quello che io chiamo “pasto completo”, ma loro hanno fame e, ingordi, guardano l’orologio inveendo contro gli sposi.
Quando questi due maleducati ritardatari finalmente fanno il loro ingresso trionfale sono però tutti pronti ad applaudire.
“[Ipocriti, fino a due minuti fa lanciavate loro maledizioni perché non arrivavano! Con tutto quello che gli avete detto questi due non arrivano nemmeno al secondo giorno di nozze senza contare che per dieci anni dovranno pagare il mutuo aperto per organizzare questo matrimonio!]”

Intanto l’autista ha parcheggiato l’auto in quello che doveva essere il mio posto...
Ora voi dovete sapere che più il matrimonio è trash più l’auto è costosa: limousine, auto d’epoca lussuosissime, addirittura c’è chi si è sposato in carrozza, meno male che mai nessuno mi ha parcheggiato sotto casa anche i cavalli bianchi, altrimenti avrei dovuto ucciderli e poi avrei avuto gli animalisti alle calcagna per tutto il resto della mia vita.

Ma torniamo dentro. Visto che gli sposi sono ora tra i comuni mortali tutti pensano che sia arrivato il momento di mangiare... i volti si rilassano, Pare perfino che le acconciature “brillantinate” delle signore tirino di meno le rughe intorno agli occhi.
“[Altro che lifting, il segreto è tutto nell’acconciatura!]”
Ma il sollievo dura giusto il tempo di un altro brindisi dopo il quale le donne sono già ubriache e parlano solo di quanto è bello Gabriel Garko, gli uomini inventano combinazioni inverosimili del fantacalcio e gli sposi ne approfittano per sgattaiolare tra gli alberi secolari del parco a fare le foto.

“Signora guardi con aria sognante verso il cielo; lei invece si metta in ginocchio e tenga con grazia la sua mano”
Click!
“Adesso colga un fiore e lo porga a lei con sguardo rassicurante”
“[con sguardo rassicurante??? Io non mi sentirei affatto sicura a sapere che a qualche metro c’è una massa di affamati che tra poco si trasformano in cannibali]”
“Adesso si sieda sulle gambe di lui e guardi verso terra, lei invece guardi il viso di sua moglie”
Click!
“[Ma come fa a sedersi con quel vestito che Rossella Ohara in via col vento in confronto era sobria?]
Click!
Le pose sono talmente tante che farvi un elenco significherebbe non farvi arrivare alla fine di questo post... per farla breve tutto finisce almeno un’ora dopo la fuga dagli ospiti, che intanto si sono abbronzati al sole. La Trisavola Donna Peppina è pure svenuta e adesso si sta cercando un medico tra gli invitati che possa rianimarla. La prozia Maria Immacolata Assunta detta Imma invece ha un ustione di terzo grado! Tutti gli altri sono boccheggianti e si chiedono come mai alle 7 del pomeriggio ci siano ancora 35 gradi! Viva il sole della Sicilia!!

Penserete che finalmente il banchetto può iniziare.... Sbagliato!! Prima c’è il filmino degli sposi... la loro love strory da quando li ha colti il colpo di fulmine fino a quel magnifico, sontuoso giorno che stanno vivendo.
Gli ospiti cominciano a confabulare tra loro:
“Da quanto tempo stanno inisieme?”
“Sette anni”
“Sette anniiiii???”
Sette anni equivale almeno a tre quarti d’ora di riprese “[mettetevi comodi signori!!]": ci sono tutte le festività natalizie, la Pasqua, il viaggio a Sharm el-Sheikh, il viaggio a Lampedusa, quello a Parigi, la nascita della prima nipotina di lui, la nascita della cuginetta di lei, le scampagnate con gli amici di una vita, le giornate al mare a casa della cugina Giusy ai tempi in cui era magra e si poteva mettere il due pezzi, le domeniche in campagna dalla nonna Filomena che faceva il pane e la pasta al sugo cotto per 6 ore, fino alla scelta dell’abito da sposa con mamma Rosa e Zia Carmelina.

Ora finalmente gli invitati possono andare a mangiare. Ormai sembrano zombie, non camminano più, si trascinano, il fondotinta delle donne è colato e le occhiaie finalmente hanno fatto capolinea, il gel sulla testa degli uomini si è raggrumato e ora sembrano tutti pronti per fare la pubblicità dello shampoo clear.

Ma le mostruosità non sono finite: i tavoli sono pieni di drappeggi “[le tovaglie devono averle realizzate con la stoffa rimasta da quella utilizzata per le tende!!]", le posate sono placcate in oro, i calici di finto cristallo, e come centrotavola c’è un bouquet di fiori che serve ad invitare al banchetto anche le api, perché trecento invitati sono sempre pochi.
L’antipasto equivale a quello che io mangio in una settimana... tutto poi è a base di pesce, (la carne la servono ai matrimoni dei poveri). Ostriche, gamberi in salsa rosa, calamari arrosto su letto di verdure... Poi si passa al tris di primi, risotto ai frutti di mare (non manca mai), pennette zucchine e gamberi, spaghetti con salsa di pesce spada. Poi si passa al tris di secondi: aragosta, pesce al cartoccio, cernia al limone.
L’esercito di zombie riprende vita, i bottoni delle camicie degli uomini saltano come proiettili, c’è uno che si è giocato l’occhio; le donne riprendono colore e le cerniere dell’abito comprato col finanziamento si rompono “[ora chi glielo dice al marito??]”.

Il tutto è allietato da quell’eccezionale cantante da pianobar che ogni tanto sbaglia la base
“[non ti preoccupare caro tanto le canzoni napoletane sono tutte uguali]”.

Intanto al fratello della sposa, Francesco detto Ciccio, viene un’idea meravigliosa: facciamo il karaoke!!!!!
“[No ti prego!!! Il karaoke no!!!]”

Ciccio comincia ad aggirarsi tra i tavoli in cerca di vittime, mi pare Jack lo Squartatore senza l’ascia ma col microfono, punta la vittima e poi le chiede:
“Quale canzone di Gigi D’Alessio vuoi cantare?”
“Non Voglio Gigi d’Alessio, voglio cantare Nino D’Angelo!”
“[No Nino D’angelo nooooo, ti supplicooo!!! Ma cavolo siamo in Sicilia, cantate Carmen Consoli, non so... Mario Venuti, ma Nino D’angelo nooooo!!!]

“Mamma passami il fucile, se prendo la mira bene da qui posso far fuori questa pazza che vuole cantare Nino D’Angelo!”
“Non abbiamo fucili, nessuno va a caccia”
“Allora passami un pezzo dell’argenteria che quella è pesante e ci arriva di sicuro”
"Non abbiamo argenteria”
“Mamma cavolo! Ma al tuo matrimonio che ti sei fatta regalare?”

Finalmente si arriva al dolce. Una torta a 10 piani (più mansarda) che per tagliarla hanno montato un ascensore e per portarla al tavolo hanno dovuto usare un montacarichi...
Intanto è un’ovazione di “Bacio Bacio Bacio” “[questi maledetti li preferivo in versione zombie, adesso sono fin troppo vivi]” e gli sposi cosa fanno?? Naturalmente li accontentano... parte un bacio passionale, un disgustoso incrocio di lingue!
“[Ma che schifo!!! Spiegate loro che il primo figlio va concepito almeno durante la prima notte di nozze non durante il matrimonio!!!]”

Ecco, è mezzanotte meno un quarto.
“Mamma comincia a prendere il telefono che allo scoccare della mezzanotte se il menestrello non la smette chiamo i carabinieri”
“Si... i carabinieri!!! tutt’al più puoi chiamare la Siae”
“No no! Non devo solo far smettere di cantare l’indemoniato napoletano, devo anche far scappare il posteggiatore prima che escano gli invitati, così rimane senza un soldo! Dirò che c’è una rissa a Palazzo Romeo...verranno di sicuro!”

“Pronto Carabinieri?
“Si.. dica...”
“Salve, chiamo perché credo ci sia una rissa a Palazzo Romeo”
“Ci sono feriti? C’è gente che si sta menando?”
“Guardi non lo so...da qui vedo solo una vecchia che è svenuta e non si rialza più, credo sia morta... poi c’è un’altra signora che è ustionata e perde pezzi di pelle, un signore invece si tiene una mano davanti l’occhio... credo lo abbia perso, tutti gli altri sono ubriachi e vomitano dietro gli alberi e ci sono anche due avvinghiati che pensavo si baciassero invece stanno facendo un bambino sotto gli occhi di tutti”.
“Va bene signorina arriviamo subito!”

Buonanotte sposini, notte anche a te posteggiatore abusivo, finalmente posso dormire!!

Silvia

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